LA FORZA DI UNA DONNA ANTECIPAZIONE-Bahar trova la chiave segreta fugge dalla prigionia con i figli
Tutto ha inizio in un commissariato, dove Kismet appare visibilmente scossa, descritta come “più agitata del traffico a Milano nell’ora di punta”. L’avvocata è convinta che Sarp sia prigioniero di Nezir, insieme a Bahar e ai bambini, a causa di una videochiamata di soccorso interrotta troppo presto. Nonostante lo scetticismo iniziale del commissario, che teme di mettersi contro un uomo potente come Nezir senza prove concrete, Kismet riesce a ottenere l’invio delle volanti.
La Perquisizione a Vuoto
L’irruzione della polizia nella villa di Nezir è massiccia: venti agenti setacciano ogni angolo. Nezir osserva la scena con una calma studiata e un fastidio malcelato, mentre il suo braccio destro, Razim, lo rassicura che il nascondiglio è inviolabile. Tuttavia, lo shock è totale per la polizia: la camera di Bahar è vuota e perfetta, i giocattoli di Doruk sono spariti. Anche lo chalet dove si trovava Sarp è deserto, fatta eccezione per una gallina lasciata sul letto come uno scherzo di cattivo gusto.
Il Mistero della Chiave

Mentre Nezir crede di aver vinto la sfida con la polizia, Razim scopre la verità agghiacciante: Bahar e i bambini sono fuggiti. La fuga non è frutto di un piano complesso, ma di un colpo di fortuna: Bahar ha trovato una chiave segreta caduta all’interno del nascondiglio. Approfittando della confusione creata dall’arrivo della polizia e dal fatto che Razim aveva allontanato le guardie per non destare sospetti, Bahar ha semplicemente aperto la porta e si è allontanata con i figli “come se stessero andando a comprare il pane”.
Il Confronto da Enver

La tensione si sposta a casa di Enver, dove Kismet accorre dopo una misteriosa telefonata. Con suo immenso stupore, trova Bahar e Sarp sani e salvi. Nonostante la diffidenza di Sarp verso l’avvocata, Bahar è decisa a parlare, mossa da un dovere morale verso Arif.
In un momento di profonda riflessione, Kismet paragona la salvezza di Bahar al sacrificio di Abramo citando la Genesi, interpretando la fuga come un segno divino. Bahar conferma la sua fede, ringraziando Gesù per aver protetto la sua famiglia.
Nezir, intanto, è fuori di sé dalla rabbia e mobilita ogni uomo disponibile per dare la caccia ai fuggitivi. La notte si preannuncia lunga e pericolosa, poiché Bahar ha dimostrato che anche contro un nemico potente, il coraggio e una “chiave dimenticata” possono cambiare il destino.