Hercai, Nasuh vende il cavallo di Reyyan, Mavi!
Era un giorno tranquillo a Midyat, ma l’aria era tesa, come se la città stessa fosse in attesa di un evento che avrebbe scosso tutti. Nella grande casa degli Aslanbey, le cose sembravano andare per il peggio. Le famiglie erano divise, e la gelosia, l’orgoglio e il rancore marcavano ogni angolo delle loro vite. Nessuno lo sapeva meglio di Reyyan, che da tempo viveva intrappolata tra l’amore per Miran e le responsabilità familiari, sentendosi soffocare dal peso della verità e delle sue cicatrici.
Il suo cavallo, Mavi, era sempre stato la sua compagnia, un simbolo della sua libertà e della sua indipendenza. Mavi non era solo un animale per Reyyan, ma un amico, una spalla su cui fare affidamento nei momenti di solitudine. Ogni volta che montava Mavi e galoppava lontano dalla casa di Aslanbey, sentiva di poter fuggire dalle aspettative che la sua famiglia aveva su di lei, dalle richieste che la vita le faceva.
Ma quella mattina, qualcosa cambiò. Nasuh Aslanbey, il patriarca della famiglia, che da sempre aveva avuto un’influenza decisiva su ogni membro della sua famiglia, aveva preso una decisione che avrebbe spezzato il cuore di Reyyan. Nonostante il suo affetto per lei e il suo cavallo, Nasuh aveva visto un’opportunità che non poteva ignorare.
Nel suo tentativo di risolvere le difficoltà economiche della famiglia, Nasuh aveva deciso di vendere Mavi. La scelta sembrava logica, almeno agli occhi di Nasuh, che vedeva il cavallo come una merce e non come un compagno. La somma che avrebbe ricavato dalla vendita sarebbe stata utile per stabilizzare le finanze della famiglia, e per Nasuh, quel tipo di sacrificio era necessario per il bene di tutti.
Reyyan, tuttavia, non poteva comprendere quella scelta. Quando sentì la notizia, il suo cuore si spezzò. Mavi non era solo un cavallo, era un legame con il suo passato, un simbolo di tutto ciò che aveva amato e che non voleva perdere. Non riusciva a credere che suo nonno, un uomo che aveva sempre cercato di proteggerla, avesse preso una decisione così dolorosa per lei.
Era una giornata afosa, e Reyyan si trovava nel cortile della casa, appena fuori dalla stalla, quando Nasuh la raggiunse. Il suo volto, solitamente severo, sembrava più deciso che mai, ma c’era una certa tristezza nei suoi occhi.
“Reyyan,” iniziò Nasuh con tono grave, “ho preso una decisione. Ho venduto Mavi.”
Reyyan fissò Nasuh, come se non avesse sentito correttamente. “Cosa? Non puoi farlo! Mavi è mio! Non puoi semplicemente venderlo senza chiedermi!” La sua voce tremava di rabbia e incredulità.
Nasuh cercò di mantenere la calma. “Lo so, cara. Ma le circostanze sono cambiate. La famiglia ha bisogno di soldi, e quel cavallo… beh, è una risorsa. Non possiamo permetterci di tenerlo.”
Reyyan balzò in piedi, il cuore che le batteva forte nel petto. “Non ci credo! Mavi non è una risorsa, è la mia libertà! Non puoi prendere una decisione del genere per me!”
Nasuh, sentendo la crescente disperazione nella voce della nipote, provò a spiegare meglio la sua scelta. “Vedi, Reyyan, ho fatto tutto questo per il bene della famiglia. Abbiamo bisogno di fare dei sacrifici per andare avanti. Questo è ciò che le famiglie fanno quando sono in difficoltà.”
Reyyan si sentì sopraffatta dalla rabbia e dalla tristezza. “Tu non capisci. Mavi non è solo un cavallo per me, è parte di me. Come puoi pensare che vendendolo risolvi qualcosa? Non puoi togliermi ciò che mi dà gioia, ciò che mi permette di sentirmi libera.”
Le sue parole non facevano altro che far crescere il dolore nel cuore di Reyyan. Guardò Nasuh con gli occhi pieni di lacrime, ma anche di una determinazione che non aveva mai provato prima. “Non voglio il tuo denaro. Non voglio niente se significa perdere Mavi. Se vendi il cavallo, vendi anche una parte di me.”
Nasuh abbassò lo sguardo, colpevole. Nonostante fosse un uomo di duro carattere e convinto delle sue scelte, vedeva la sofferenza negli occhi di Reyyan, e per un attimo si sentì in colpa. “Reyyan, non volevo farti soffrire. Sapevo quanto ci tenessi a lui. Ma è una necessità. E tu… tu devi capire che a volte bisogna fare delle scelte difficili.”
“Non capisco,” rispose Reyyan con voce rotta. “Non capisco come tu possa vendere una parte della nostra vita, una parte di ciò che ci rende vivi.”
Il silenzio che seguì fu pesante, carico di emozioni non dette. Reyyan si girò, decisa a non ascoltare più le parole di Nasuh. Era troppo ferita, troppo arrabbiata per rimanere lì e sentire giustificazioni che non le avrebbero mai dato sollievo.
Con un movimento deciso, si allontanò da Nasuh e corse verso il recinto dove Mavi era legato. Il suo cuore batteva forte mentre si avvicinava al cavallo, cercando conforto nel suo respiro calmo e familiare. Mavi, come sempre, la riconobbe subito e le si avvicinò, come se sentisse la tristezza nei suoi occhi. Reyyan si chinò e lo abbracciò, le lacrime che scivolavano sul suo viso mentre parlava al cavallo.
“Non ti lascerò andare, Mavi. Non ti lascerò.”
Il destino di Mavi era ormai segnato, ma Reyyan sapeva che non avrebbe mai potuto rinunciare alla sua libertà, alla sua identità. La lotta per il suo cavallo e per il suo cuore non sarebbe finita lì.
Quella notte, mentre Midyat si addormentava, Reyyan prese una decisione che avrebbe cambiato il corso della sua vita. Non avrebbe permesso a nessuno, nemmeno a Nasuh, di togliere ciò che amava. E, nonostante il dolore che sentiva, sarebbe andata fino in fondo per riavere Mavi, per dimostrare a tutti che la sua libertà non si comprava con i soldi.