Rita Montrone: «Tutti che si affannano per un “posto al sole” di Roma»
Si è consumato appena ieri l’ennesimo “ripensamento” della coalizione di centrosinistra sulla candidatura alla Presidenza della Regione Puglia
PUBBLICATO IL:
7 Settembre 2025
Foggia // Politica //
Foggia, 7 settembre 2025. Si è consumato appena ieri l’ennesimo “ripensamento” della coalizione di centrosinistra sulla candidatura alla Presidenza della Regione Puglia. Un “gioco delle tre carte” che, dietro i finti contrasti tra “primedonne”, nasconde un banale espediente per occupare senza reale sostanza le prime pagine dei giornali, gli spazi di apertura dei siti web e i titoli di testa dei notiziari.
Un espediente ideato sulle teste e a scapito degli elettori che Rita Montrone, candidata al Consiglio Regionale per Fratelli d’Italia, così commenta: «La sensazione, sempre più diffusa tra cittadini e osservatori, è quella di una politica che guarda altrove. Che usa la Regione come piattaforma per giochi nazionali, regolamenti di conti interni e promozioni personali. Il territorio viene dopo. Le priorità, sanità, trasporti, lavoro, ambiente, restano sullo sfondo, mentre il palcoscenico è occupato da manovre di posizionamento».
«Decaro – aggiunge Montrone – che paradossalmente ripudia il suo passato; Vendola che non cede il passo (ma, comunque, guarda sempre alle prossime politiche) e conferma la candidatura a consigliere ma per “spingere il cambiamento che serve alla Puglia” (ma non la governano loro da due decenni?); Emiliano che “fa un passo di lato”, promettendo che “parlerà dopo”, per puntare ad un posto al sole in quel di Roma. Ma la Puglia chi la guida davvero? E soprattutto, a chi interessa davvero governarla, se l’obiettivo è altrove? La Puglia merita una classe dirigente che scelga la Regione non come tappa intermedia, ma come progetto politico vero. Con visione, responsabilità, radicamento. I cittadini non sono spettatori di una serie già scritta, né comparse in una commedia cinica. Sono, o dovrebbero essere, i protagonisti di una politica che li rispetta».
Handsfield
«Per ora – conclude Rita Montrone -, resta la sensazione amara di una Regione trattata come un taxi. E di viaggiatori che salgono, ma senza dire dove stanno davvero andando».