Segreti di famiglia, 21 novembre 2^SERATA anticipazioni: Engin avvelenato, chi è stato? Seda pentita

Eccoci con un **spoiler‑espanso** (circa 1000 parole) per la serie Segreti di Famiglia (titolo originale Yargı) con il titolo:

### **“Segreti di famiglia, 21 novembre 2ª serata anticipazioni: Engin avvelenato, chi è stato? Seda pentita”**

Nella messa in onda del 21 novembre in seconda serata su Canale 5, la soap entra in un momento cruciale: il personaggio di Engin Tilmen, già detenuto per gravi accuse, viene improvvisamente trovato in gravissime condizioni a causa di un avvelenamento. Nel frattempo l’avvocatessa Seda Öztürk — finora implicata in manovre poco chiare — appare sul punto di pentirsi. Ma chi ha somministrato il veleno? E soprattutto: perché proprio Engin? La trama mette in moto una corsa contro il tempo, fatta di ricatti, verità nascoste e alleanze pericolose.

### 🧪 L’avvelenamento di Engin: la scintilla che cambia tutto

Tutto ha inizio quando Engin viene trovato incosciente nella sua cella. Le guardie penitenziarie allertano l’ospedale: le analisi indicano un’**intossicazione da arsenico**. ([TvBlog][1])
La notizia scuote immediatamente l’ambiente della procura e dell’avvocatura: Engin, detenuto per l’omicidio di İnci, era già nel mirino di molti. Ma ora non è più solo l’imputato: è anche la vittima.
Le implicazioni sono enormi: se qualcuno ha voluto ucciderlo, significa che **i segreti che lui custodiva erano più pericolosi di quanto si pensasse**.

### 🔍 Chi poteva volere la sua morte?

Le anticipazioni del 21 novembre suggeriscono che Engin stava ricattando numerose persone con un elenco segreto, un foglietto con nomi di figure influenti coinvolte in affari oscuri. ([sorrisi.com][2])
In questa cornice, molte persone ne avevano un motivo: amici traditi, partner manipolati, avversari legali sfruttati. Ogni personaggio ha un pezzo in gioco, e Engin — che per tutta la serie è stato sia vittima che carnefice — potrebbe essere caduto per aver osato troppo.

Tra gli indizi che emergono: la cella perquisita, il cellulare nascosto sotto il materasso, e la lista trovata in tasca a Engin. ([mediasetinfinity.mediaset.it][3])
L’avvelenamento è quindi la punta dell’iceberg: dietro c’è un’organizzazione, un disegno manipolatorio che coinvolge procuratori, avvocati, detenuti, e forse famiglie potenti.

### 😨 Seda si pente (o appare tale)

Nel frattempo, Seda — finora presentata come un personaggio ambiguo — viene interrogata a lungo. Il procuratore … (nome) la convoca per spiegare le attività che la legano a Engin. Egli la accusa di aver contribuito all’ingresso illecito del telefono in cella, di aver favorito le comunicazioni di Engin. ([mediasetinfinity.mediaset.it][3])
Durante l’interrogatorio, si vede una svolta: Seda appare più debole, spaventata, forse consapevole che il gioco le sta sfuggendo di mano. Comincia a dichiarare dubbi, chiedersi se abbia fatto la cosa giusta, se abbia aiutato l’uomo sbagliato. Il suo pentimento — reale o strategico — assume un ruolo chiave: **potrebbe rivelare ciò che fino ad oggi era nascosto**.

Se infatti Seda decide di collaborare, si aprirebbero vertici sconvolgenti: chi le ha chiesto di aiutare Engin? Quale obiettivo volevano ottenere? Quale segreto stavano proteggendo?

### 👥 Le reazioni di Ilgaz e Ceylin

I protagonisti principali — Ilgaz Kaya (procuratore) e Ceylin Erguvan (avvocata) — si trovano a reagire in modo diverso. Ilgaz scopre che ciò che pensava fosse un’indagine lineare si complica fino a diventare una **crisi personale e professionale**. Ceylin, dal canto suo, già alle prese con il processo per İnci, deve affrontare anche il rischio che Engin muoia prima di rivelare tutto.

L’episodio preannuncia una scena intensa: Ceylin raggiunge Seda per chiederle spiegazioni sul ruolo di Engin nel tentativo di suicidio di un altro personaggio, Parla. ([movieplayer.it][4])
Questo dialogo è carico di tensione: per la prima volta Ceylin è in posizione di forza, chiedendo chiarezza a chi fino ad ora ha avuto la meglio in città.
Ilgaz, invece, deve trattare con il procuratore Pars e smontare il muro di omertà che circonda Engin. L’avvelenamento lo costringe a scegliere: perseguire la legge o proteggere se stesso. È una combinazione esplosiva: verità, potere e vulnerabilità.

### 🎬 Il momento clou dell’episodio

Nel corso della puntata, si alternano scene di ospedale, di carcere, di interrogatori serrati. Engin è ricoverato e in condizioni critiche, con la madre Laçin e il padre Yekta distrutti. L’analisi del sangue rivela l’arsenico, e immediatamente scatta l’allarme: “non è solo un malore, è un tentato omicidio”. ([sorrisi.com][2])
I secondini nella cella di Engin trovano oggetti compromettenti: il telefono, il libro contaminato, segnali di comunicazione esterna. Engin rimane in coma farmacologico, mentre gli investigatori fanno la conta dei nemici.
Seda appare nel corridoio dell’ospedale. Le guardie la interrogano. Lei trema, guarda da un’altra parte, dice che “qualcuno lo voleva morto”. Ma chi? E perché?
Nel frattempo, Ceylin e Ilgaz, forse per la prima volta realmente alleati, esaminano la lista di nomi trovata nella tasca di Engin. Ogni nome un sospettato, ogni sospettato un motivo.
La scena finale chiude su Engin che apre gli occhi, sussurra qualcosa. Tutti trattengono il fiato.

🧩 Le conseguenze immediate e cosa aspettarsi

L’avvelenamento di Engin è un punto di non ritorno. Da questo momento:

* Chi ha cercato di ucciderlo ha dato un messaggio: **nessuno è al sicuro**.
* Il rapporto tra Ilgaz e Ceylin cambia: non più solo avvocato vs procuratore, ma due persone che **devono unire le forze**.
* Seda entra nella zona grigia: pentita o ancora in gioco? Il suo pentimento è la chiave per scoprire molto, ma anche un rischio — perché chi la protegge?
* La lista di nomi di Engin: diventa la mappa di un potere corrotto.
* Le famiglie Kaya e Erguvan sono più vulnerabili che mai. Metin, Yekta, Zafer — tutti temono di essere nell’elenco.
* Il pubblico capisce che il vero nemico non è solo Engin, ma **il sistema che lui rappresentava**.

### ✅ Conclusione

La puntata del 21 novembre de “Segreti di famiglia” è un momento densa di colpi di scena e tensione: “Engin avvelenato, chi è stato? Seda pentita” sintetizza un cambiamento radicale. Non è più solo un processo a un uomo: è un intrigo che tocca tutti, in cui il veleno è metafora del male che serpeggia nelle relazioni e nel potere.
Se Engin ha tentato di distruggere altri con i suoi ricatti, ora qualcuno tenta di distruggere lui — e la verità diventa un’arma.

Preparati: la partita è ancora aperta. Le pedine stanno per essere spostate. E chi pensava di essere in trappola… potrebbe essere il trappolatore.