TRADICIONES y MISTERIOS del DÍA de TODOS los SANTOS 💀 || CRÓNICAS de #ValleSalvaje

🌙 **TRADICIONES y MISTERIOS del DÍA de TODOS los SANTOS 💀

CRÓNICAS de #ValleSalvaje (Spoiler — versione lunga in italiano)**

Nel cuore remoto della Valle Salvaje, un luogo circondato da montagne oscure e boschi così fitti da sembrare un labirinto, la ricorrenza del Giorno di Tutti i Santi non è soltanto un momento di ricordo e preghiera: è un portale. Una soglia sottile, fragile come il respiro, tra il mondo dei vivi e quello dei morti. E quest’anno, più che mai, l’aria è carica di presagi. Il vento porta sussurri, e le candele tremano anche quando non c’è corrente.

La gente del villaggio dice che quando le campane suonano dodici rintocchi, «gli antenati camminano con noi». Ma non tutti gli antenati portano benedizione… Alcuni portano verità mai dette. Altri portano vendetta.

In particolare, Tomás Herrera, giovane contadino dal passato tormentato, è turbato. Da mesi sogna lo stesso sogno: una donna vestita di nero che lo chiama per nome in una foresta illuminata da luci azzurre, come fuochi fatui. Tomás non ne ha mai parlato con nessuno, nemmeno con Luisa, la ragazza che ama e che spera di sposare. Ma Luisa sente che qualcosa lo tormenta. Ogni notte, quando lui pensa di dormire tranquillamente, lei lo osserva e vede come il suo volto cambia, come mormora parole incomprensibili.

Con l’arrivo della festività, il villaggio si riempie di colori e simboli antichi: altari pieni di fiori arancioni, fotografie ingiallite degli antenati, pane dolce al miele e candele disposte a spirale. Si racconta che questi altari traccino un cammino affinché le anime non si perdano. Ma quel cammino, se viene violato, può aprire strade che non si possono richiudere.

La notte prima della celebrazione, Doña Felicia, l’anziana custode delle tradizioni e considerata da molti una strega benevola, chiama Tomás e Luisa nella sua casa. L’odore di incenso e legno bruciato è ovunque.

«Il sangue della tua famiglia,» dice guardando Tomás con occhi lucidi, «è legato ad un segreto che la valle ha nascosto per molto tempo. E quest’anno… i morti lo verranno a esigere.»

Luisa sente un brivido gelido. Tomás cerca di sorridere, ma fallisce.

Il giorno di Tutti i Santi arriva. La gente del villaggio accende fuochi nei campi. Si canta. Si raccontano storie. Ma quando la notte scende, un silenzio irreale cala sulla valle. Le nuvole sembrano trattenere il cielo come se non volessero che la luna guardi ciò che sta per accadere.

Tomás, spinto da un impulso che non comprende, cammina verso la foresta. Luisa lo segue. Ed è lì, tra gli alberi immobili, che li aspettano le anime. Ma non sono apparizioni luminose o benevole: sono ombre. Ombre che portano volti familiari. Ombre che sussurrano accuse, promesse e dolori.

Una figura avanza davanti a tutte: la donna vestita di nero del sogno.

«Tomás,» dice con una voce che sembra provenire dal vento e dalla terra allo stesso tempo, «tu sei l’ultimo dei Herrera. E ora la verità deve essere detta.»

Tomás sente il cuore esplodere. Luisa gli stringe la mano, tremando.

La donna racconta ciò che il villaggio ha sempre nascosto: la famiglia Herrera custodiva un antico patto. Un patto fatto con le anime dei fondatori della valle, in un’epoca in cui la fame e la guerra minacciavano tutto. In cambio di prosperitĂ  e protezione, ogni generazione degli Herrera doveva offrire un custode: qualcuno che potesse parlare con i morti, guidarli, ascoltarli. Ma la generazione precedente non ha mantenuto il patto. Il custode designato fuggì, lasciando il vincolo incompiuto.

E ora, la valle deve pagare.

Tomás è l’erede di quel patto irrisolto. E gli spiriti esigono che lui diventi il nuovo custode.

Luisa grida: «No! Lui è vivo! Lui è mio! Non potete portarlo via!»

Le ombre iniziano ad avvicinarsi. Il bosco sembra respirare.

Tomás cade in ginocchio. Non può scappare dal destino.

Ma ciò che accade dopo è ciò che nessuno nel villaggio dimenticherà mai.

Luisa, con il cuore spezzato ma tremante di coraggio, si offre al posto suo.

«Prendete me. Io ascolterò. Io guiderò. Lasciatelo con i vivi.»

La donna vestita di nero si avvicina a lei. La osserva.

«Un sacrificio nato dall’amore… è più forte del sangue.»

Le ombre svaniscono. Il vento si ferma. La foresta tace.

Tomás grida il nome di Luisa.

Ma lei non lo sente piĂą.

Luisa non muore. Ma non appartiene più completamente al mondo dei vivi. Da quel giorno, la gente dice che quando il vento soffia tra le foglie, si può sentire la sua voce cantare antiche preghiere.

E Tomás?

Tomás cammina ogni notte verso la foresta. Cerca una strada. Un modo. Una speranza. Per riportare Luisa indietro.

Ma la valle lo osserva. E aspetta.

Perché i patti non finiscono mai davvero.