Verissimo, la verità di Raoul Bova: “Mi sono rifiutato di accettare un ricatto. Tradimento? La gente parla senza sapere”. Poi le parole su Rocìo
Ospite di Silvia Toffanin, l’attore romano parla per la prima volta dello scandalo che lo ha coinvolto quest’estate, della violenza mediatica e anche del rapporto con Rocio Munoz Morales
Valentina Di Nino
Valentina Di Nino
Giornalista
Romana, laurea in Scienze Politiche, giornalista per caso. Ho scritto per quotidiani, settimanali, siti e agenzie, prevalentemente di cronaca e spettacoli.
Pubblicato: 14 Settembre 2025 17:18
Sicuramente l’ospite più atteso di questo primo weekend della nuova stagione di Verissimo: Raoul Bova si accomoda sulla poltrona davanti a Silvia Toffanin domenica 14 settembre, pronto a raccontarsi, e ad affrontare anche la spinosa questione dello scandalo che lo ha coinvolto in questa estate. “Non posso far finta di niente”, dice la conduttrice: “Come stai vivendo quello che è successo, anche l’ accanimento subito?”.
L’attore risponde: “E’ stato un momento intenso, che ho dovuto elaborare: inizialmente non riuscivo a capire la gravità di quello che stava accadendo. Mi sono rifiutato di accettare le minacce e ho rimandato un tentativo di estorsione al mittente, dicendo che non avevo niente da nascondere e qui voglio dire che nessuno deve piegarsi alle minacce. Io credo alla giustizia e che bisogna affidarsi alla polizia e alla magistratura, anche se servirebbe un intervento più immediato. Chi tenta di estorcerci qualcosa non lo farà solo una volta, diventa un incubo poi, il mio messaggio a tutti quelli che vivono situazioni così é: non cadeteci, perché è l’inizio della fine”.
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Raoul Bova: “Ho subito accanimento mediatico, sembrava di stare in un film”
Poi aggiunge l’attore: “Bisogna andare in giro a testa alta se si crede di essersi comportarti bene con se stessi, il giudice più importante è quello che vedi nello specchio. La gente che mi conosce sa le mie vicende, e non giudica. Ho provato delusione per l’accanimento mediatico che non si è fermato alla presa in giro che ci può stare, di un personaggio pubblico: qui è stata ripresa una notizia pubblicata da una persona, che nasceva da un illecito, ed era stato fatto notare che si trattava di un illecito, quindi quella notizia doveva essere bloccata prima la diffusione.”
“Perchè tu avevi denunciato”, sottolinea Silvia Toffanin. E l’attore conferma:
“Nel momento in cui ho subito il tentativo di estorsione, io ho subito denunciato: mi dicevano che avrei perso il lavoro, mi dicevano ‘ ora vedrai: altro che Don Matteo!’ e anche: ‘ti rovinerò anche la vita matrimoniale‘.”
E sul suo rapporto di coppia con Rocìo specifica: “Ma, a parte che io non ero sposato, anche il mio rapporto di coppia era da un pò che aveva delle situazioni esterne che stavamo gestendo con molta riservatezza. Io ero talmente forte della mia verità che non temevo nessun tipo di rivalsa e non pensavo nemmeno che avesse questo clamore questa notizia, perchè mi chiedevo: ‘che notizia è?’. Quando è esploso tutto mi chiedevo: ‘che realtà sto vivendo? Sono dentro un film?’ E’ come se una persona che ha una pistola che ha appena sparato, aizzasse tutti a dire ‘ragazzi ho appena sparato, sparate anche voi!’ E perchè? La pistola è instagram, i social, perchè si fa? Per avere un like, si può uccidere una persona in nome di un like. A me ha fatto molto male subire questa violenza, un accanimento che mi ha toccato. Ho pensato: se questa cosa può minare il mio equilibrio e farmi venire pensieri strani e sconforto, che cosa può sentire una ragazza vittima di revenge porn invece? Ci sono stati casi di ragazze che si sono uccise: questo non è più un gioco, uno sberleffo, qua si tratta di un problema grave sociale, e la mia esperienza sto cercando di trasformarla in forza per combattere questo tipo di violenza, che entra in qualsiasi casa. Bisogna pensare a leggi e a strumenti che permettano alle autorità di intervenire tempestivamente in modo da evitare che il primo che si alza possa ‘sparare’ e rovinare una persona”.
Silvia Toffanin torna poi sul rapporto tra Raoul Bova e Rocio Munoz Morales, e lui risponde: “Su questo non mi sento di dire come erano le nostre situazioni, la nostra situazione la conosciamo io e Rocio, dico solo che ci sono dei momenti in cui uno decide di fare delle scelte e di non comunicarle, perchè non è che sei un personaggio pubblico devi dare il bollettino dei tuoi sentimenti, non c’è bisogno di comunicare sempre la vita privata. Quindi su quello che si è detto, tradimento e quelle cose lì, la gente parla quando non sa le cose, un modo superficiale di affrontare i sentimenti. Io ho quattro figli, anche le mie più piccole hanno accesso ormai a internet: hanno visto insulti o ci sono stati anche alcuni giornalisti o giornali che non hanno pensato un secondo alla veridicità della notizia che proveniva da un atto illegale. Io questo da giornali importanti non me lo sarei aspettato, io mi sarei aspettato un etica diversa. Non è stato tenuto conto del fatto che ho dei figli”
“Temi il giudizio del pubblico?” chiede Toffanin. E l’attore risponde: “Non mi sono mai preoccupato, io l’ho sempre detto che sono un essere umano, ho sempre creduto nell’amore, ho sempre voluto vivere per gli altri e soprattutto per i miei figli, nonostante persone con cui mi sono separato, ho buoni rapporti, con Chiara (Giordano, la prima moglie ndr), spero che sarà possibile anche con Rocio”